Vi spiego come funziona… L’impianto (quindi la fornitura) è composto da:
Stuoie o strisce di larghezza di cc.a 50 cm per la lunghezza necessaria, in funzione dei mq calpestabili. Ogni stuoia è singola (potenze 100 – 150 -300 W/mq la più usata 150 W/mq) e va collegata in parallelo con le altre stuoie al Relè (SSR) posizionato nel quadro di comando – Relè incluso, quadro escluso (poi vi spiego perché)*. Alimentatore + Centralina EM. EMS o SMS (dipende dal progetto – escluso - e dal grado di informazioni che si vogliono avere o dare all’impianto)
Esclusioni: Progetto di massima (valutazione carico termico, schema quadro, istruzioni montaggio) Completamento quadretto elettrico con interruttore generale e protezioni Termostati ambiente alimentati a pila da collegare alla centralina con contatto pulito (on-off)
Domotica Se si vuole aumentare il livello di efficienza , controllo e visibilità dello stato di fatto in ogni ambiente, è possibile abbinare il sistema di base con un sistema domotico che sarà composto da: (1) Geteway z-wave + (N) Multi-sensori in ogni ambiente + (1/2 N) Relè Wireless Con questo sistema sarà possibile visualizzare e modificare su pc, telefono o tablet lo stato di fatto di ogni singolo ambiente e relativo relè. Per essere chiari, tutto questo è sostituibile con il semplicissimo ed economico termostato ambiente (reperibile ovunque) collegato via filo, e questa potrebbe essere l’unica controindicazione (se non esistono già tubi corrugati che arrivano al quadretto diventa impegnativo – ma esistono sempre termostati wireless che vanno benissimo e costano meno di 100€)
Il principio di funzionamento L’obiettivo è ridurre il consumo di energia elettrica senza perdere in efficienza ed effetto riscaldante del sistema. L’algoritmo che regola il funzionamento del ns. sistema di termoregolazione EM garantisce la riduzione del consumo elettrico del 50%. Significa che se abbiamo installato stuoie per un totale di 4kW termici andremo a consumare 2 kW elettrici invece che 4kW (cosa che fanno tutti gli altri riscaldamenti elettrici a pavimento) con COP2 (per gli addetti ai lavori). Senza scendere troppo nei dettagli limitiamoci a dire che l’utilizzo di un metallo amorfo (nelle stuoie) abbinato agli impulsi dei relè allo stato solido gestiti dall’algoritmo di EM garantiscono il funzionamento alternato del 50% della superficie riscaldata. Il resto è benessere!
Posa in opera dalle nostre esperienze in cantiere viene la soluzione per dare una forma concreta alla realizzazione dell’impianto elettrico sia dal punto di vista dei collegamenti fra le stuoie sia per la realizzazione del quadro elettrico una volta dimensionato il carico termico in funzione della classe energetica. Scelti i relè e la soluzione in domotica o con classico termostato programmabile, l’EM si posiziona nel quadro elettrico in base al ns. schema, fornito a corredo. Il termostato, o il sensore temperatura ambiente, dialoga con l’EM, il quale in base alla richiesta attiva i relè solidi nella zona che si è attivata. la posa delle strisce scaldanti è molto semplice e normalmente eseguita dal muratore che esegue il massetto e posa l’isolamento (solitamente non meno di 3 cm) su ns. indicazione. Lo spessore dell’isolante deve essere almeno 2 volte lo spessore del pavimento che sarà posato. Questo è un particolare molto importante e da non sottovalutare per non disperdere il calore prodotto.
*il quadro non viene fornito, ma vengono forniti i componenti, in modo da far rientrare il tutto nella Dichiarazione Di Conformità dell’elettricista, che assemblerà e cablerà il quadro di tutto l’impianto.
Pro e contro del riscaldamento elettrico a pavimento I vantaggi sono numerosi, l'impianto infatti è: Confortevole:
Silenzioso: l'impianto è direttamente collegato al quadro elettrico e funziona senza caldaia o altro elemento meccanico che potrebbe disturbare la quiete dell'ambiente.
Flessibile: ogni stanza è dotata di un termostato indipendente al fine di adeguare le temperature in base al tempo che si trascorre in ciascun locale ed eliminando in questo modo tubi, pompe e valvole.
Salutare: grazie al principio stesso dell'irraggiamento non vengono movimentate le masse d'aria ma vengono riscaldati direttamente i corpi, evitando così la circolazione di polveri ed acari. Il sistema di riscaldamento radiante garantisce una differenza di temperatura dell'aria tra pavimento e soffitto di circa 1,5°C, valore che permette di ottenere un ottimo comfort.
Sicuro: il sistema è integrato al pavimento, non c'è quindi possibilità di contatto diretto con gli elementi sotto tensione.
I riscaldatori sono realizzati con materiali ignifughi.
Nessuna manutenzione: non vi è necessità di eseguire alcuna manutenzione eccetto le sostituzioni di parti dello stesso.
Il sistema di riscaldamento elettrico a pavimento è sicuramente più vantaggioso dei sistemi tradizionali di riscaldamento, sempre se però utilizzato nelle situazioni adeguate.
Infatti risulta più economico di un impianto a gas e se ne possono prevedere i costi.
L'impianto elettrico sottopavimento va dimensionato in base all'ambiente d'installazione. Nel caso dei sottodimensionamenti il sistema, non riuscendo a raggiungere la temperatura impostata sui termostati, tende a rimanere sempre acceso, si avrà così un impianto che costerà di meno ma che comporterà consumi più alti ed ambienti freddi.
Nel caso l'impianto venga sovradimensionato il costo di installazione ovviamente aumenta, ma, contrariamente, i tempi di risposta per il riscaldamento degli ambienti sono più controllati.
Inoltre bisogna sapere che nel caso del riscaldamento sottopavimento lo spessore dei massetti gioca un ruolo cruciale: massetti più spessi comportano un tempo di risposta maggiore, effetto simile ai radiatori in ghisa.
Un massetto più sottile comporta le condizioni opposte: pronta risposta e riscaldamento più veloce, e raffreddamento altrettanto veloce, ma sempre in relazione alla coibentazione degli ambienti.